La maggior parte delle finestre vendute oggi è prodotta in PVC (cloruro di polivinile). La grande diffusione di prodotti realizzati con questo materiale è legata alle sue caratteristiche: il PVC è un materiale leggero, molto resistente ed economico.
Il cloruro di polivinile è stato scoperto due volte per caso. La prima volta nel 1835 dal chimico francese Henri Victor Regnault e successivamente nel 1872 in Germania da Eugen Baumann. Tuttavia allora non venne considerata la possibilità di applicazioni pratiche di questo materiale. I primi tentativi in tal senso furono fatti all’inizio del XX secolo. Il materiale prodotto era però troppo fragile e si rompeva facilmente. Nel 1926 Waldo Semon notò che se la sostanza veniva miscelata a diversi additivi la sua plasticità aumentava e il materiale ottenuto era più elastico. Solamente grazie a questa scoperta fu possibile introdurre nel mercato prodotti realizzati in PVC.
Oggigiorno il materiale utilizzato per la produzione degli infissi, serramenti è in effetti uPVC (unplasticized polyvinyl chloride). Il nome PVC è tuttavia entrato nella lingua comune e con questo termine la maggior parte dei produttori indica il materiale dei propri prodotti. In pratica con il PVC vengono prodotti tra l’altro tubi, isolamenti per cavi, abiti e giocattoli. Vengono realizzati invece in uPVC le finestre nonché gli impianti idraulici e fognari. Nella scelta del materiale adatto la questione più importante è quella della flessibilità del materiale: uPCV non si piega, non si deforma, è più robusto ed è resistente alle alte temperature.
In Italia attualmente prevalgono gli infissi in legno, che nel Nord Italia costituiscono oltre il 60% delle finestre. In questa zona geografica la quota di infissi in PVC arriva al 20%. Nell’Italia centrale e meridionale prevalgono le finestre in alluminio, che sono più della metà. In questa regione i prodotti in PVC coprono il 18% del mercato.
Nonostante la quota decisamente di minoranza delle finestre in cloruro di polivinile si prevede un aumento significativo delle vendite di prodotti realizzati con questo materiale. Questo è legato alla sostituzione dei rinforzi metallici, responsabili della stabilità dimensionale delle finestre, con PVC termoplastico. Le prime soluzioni sono più costose, più difficili da montare e offrono un minor isolamento termico. Si prevede un aumento della vendita di finestre in PVC di quasi il 50% rispetto agli anni precedenti.
Incide in maniera significativa sull’attuale situazione il miglioramento degli standard in vigore oggi nel mercato, intesi come legislazione comunitaria. Sono tra l’altro essenziali per i produttori le direttive della norma comunitaria UNI EN 14351-1 su porte e finestre, e il Codice Italiano dei Consumatori, decreto legislativo n. 206-05. Tali norme indicano i documenti informativi da allegare ai prodotti. Grazie a tale soluzione il cliente possiede una maggiore conoscenza sui materiali utilizzati nei prodotti, creando una situazione in cui l’acquirente sa che cosa compra. Dal 1 febbraio 2010 è stato introdotto il divieto di commercio di prodotti privi della marcatura CE. Questo ha portato un notevole miglioramento della qualità dei prodotti venduti e una migliore collaborazione tra produttori e distributori. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche gli infissi devono rispettare le norme comunitarie, riguardante il calcolo del coefficiente di trasmittanza termica, secondo la norma UNI EN ISO 10077-01.
Il desiderio di introdurre tecnologie per il risparmio energetico è uno dei motivi della diffusione delle finestre in PVC, che garantiscono un buon isolamento termico. Il CEER (Council of European Energy Regulators) all’inizio del 2013 ha diffuso dei documenti che classificano circa l’86% degli edifici in Lombardia (una delle regioni più ricche dell’Italia) come strutture con la peggiore classe energetica. Il problema è il cattivo isolamento termico delle strutture, che ha un effetto diretto sulle spese degli Italiani e sull’ambiente. La necessità di prodotti migliori spinge i produttori a elaborare tecnologie migliori e più moderne. Le soluzioni più apprezzate sono quelle che garantiscono il miglior compromesso tra la funzionalità e l’isolamento termico e acustico.
I prodotti standard attualmente disponibili sul mercato permettono un isolamento acustico intorno ai 32dB (nel caso di una vetrocamera costituita da due vetri da 4mm con una intercapedine di 16mm riempita con argon). Per i clienti più esigenti è possibile realizzare uno strato fonoassorbente ancora migliore, con abbattimento del rumore di circa 50dB.
Negli ultimi anni si osserva uno sviluppo della tecnologia di produzione non solo sotto l’aspetto del miglioramento delle caratteristiche tecniche, ma anche dell’aspetto estetico. Gli infissi in PVC possono imitare altri materiali, come ad esempio il legno. Inoltre la superficie dei singoli elementi può essere ricoperta con speciali pellicole, in diversi colori e tonalità. Aumenta anche la possibilità di conferire ai singoli elementi la forma desiderata. Grazie queste soluzioni in continuo miglioramento possiamo adattare sempre meglio la finestra allo stile nel quale è stata costruita la nostra casa.